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Valutare l'effetto dei chelati di ferro

La clorosi ferrica rappresenta una delle più importanti e diffuse fisiopatie nutrizionali a carico delle specie vegetali che crescono in terreni calcarei.
Questa problematica è generata da diversi fattori associati alla disponibilità di ferro nel terreno e alla sua distribuzione nei tessuti della pianta. La causa principale all’origine della clorosi ferrica è l’elevato pH del suolo (che può raggiungere valori perfino intorno a 8,5-9,0 quando la concentrazione di carbonato di calcio è elevata), il quale influenza negativamente la solubilità degli ossidi e degli idrossidi di ferro Fe (III).
Tra le altre cause, vi sono: basso tenore in sostanza organica nel suolo, abbassamenti termici a carico delle radici e altre problematiche dell’apparato radicale (asfissia, ecc.), produzioni eccessive nell’annata precedente, alto contenuto di azoto sotto forma nitrica.

Per maggiori informazioni consulta tutta la ricerca in pdf curata da: 
Angelo Petrozza, Stephan Summerer, Carmelo Mennone e Francesco Cellini dell'ALSIA - Agenzia Lucana Sviluppo ed Innovazione in Agricoltura - Metaponto (MT)
e Giovanni Povero, Gianluca Di Tommaso, Donatella Di Tommaso e Alberto Piaggesi di Valagro Spa