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Il nostro continuo impegno per raccontare la sostenibilità di Valagro
Da circa 40 anni Valagro aiuta gli agricoltori ad ottenere il meglio dalle loro produzioni ottimizzando l’uso delle risorse e degli input di produzione con un unico obiettivo: quello di creare un futuro sostenibile per le persone e l’ambiente. Un obiettivo, questo, che non può essere realizzato senza una coerenza di fondo che caratterizza non solo le soluzioni offerte al mercato globale, ma anche i processi di produzione e la cultura aziendale.
Il Bilancio socio-ambientale (o Sustainability Report) è uno strumento utile che ci aiuta a raccontare, anno dopo anno, il nostro impegno, coerente e costante, per la sostenibilità; è un atto di responsabilità verso la comunità più ampia nella quale operiamo e con la quale auspichiamo di coltivare una cultura sempre più rispettosa dell’ambiente e attenta ai bisogni della collettività.
II dati illustrati di seguito si riferiscono ai risultati ambientali, economici e sociali di Valagro SpA.
Premessa
Come indicato nelle precedenti versioni del Bilancio Socio-Ambientale, per interpretare correttamente gli indicatori relativi all’impatto ambientale delle attività di Valagro SpA, occorre considerare il rapporto tra tali indicatori e il valore della produzione.
Mentre il triennio 2015 – 2017 aveva registrato un sensibile incremento della produzione, nel 2018 si osserva una diminuzione della produzione dovuta ad un bilanciamento del magazzino. Tuttavia, come illustrato di seguito nel Bilancio, numerose sono le iniziative intraprese dall’azienda per continuare a migliorare gli indicatori relativi l’impatto ambientale. Un’analisi più approfondita è disponibile all’interno della dichiarazione EMAS – Eco-Management and Audit Scheme consultabile sul sito Valagro, nella pagina Certificazioni.
Rifiuti - Totale
Rispetto alla quantità di rifiuti prodotti – che comprendono tutte le frazioni di rifiuti generati all’interno dello stabilimento di Atessa - si osserva nel 2018 un aumento di questo indicatore rispetto alla contrazione dei volumi di produzione.
Come riportato nella Dichiarazione EMAS, 539,06 tonnellate sul totale dei rifiuti corrispondono a rifiuti non pericolosi. L’incremento di tali rifiuti è dovuto ad un accordo con i fornitori di due materie prime che nel 2018 hanno consegnato i materiali in big bags su pallet in legno, mentre in passato il supporto in legno non era presente. L’incremento dei rifiuti pericolosi è dovuto invece a una pulizia straordinaria di cunicoli e vasche per l’impianto liquidi e chelati ed a un picco produttivo su impianto liquidi che ha generato un aumento dei fanghi di risulta.
Emissioni di Metalli
Per quanto riguarda l’abbattimento delle emissioni in atmosfera, nel 2018 si osserva che le quantità di metalli emessi per tonnellate di produzione è in continua diminuzione grazie a continui interventi migliorativi sui filtri a maniche degli impianti effettuati negli anni. Presso tutti i camini dove sono presenti polveri sono stati installati rilevatori triboelettrici per migliorare la verifica di eventuali perdite dalle maniche filtranti. Inoltre, i quantitativi di metalli emessi sono notevolmente inferiori ai valori autorizzati: in tutti i controlli effettuati da un laboratorio terzo, non si è mai avuto il superamento dei limiti autorizzati.
SOV – Sostanze organiche volatili (II - III – IV)
Dal punto di vista delle emissioni delle sostanze organiche volatili (fenolo, alcool isobutilico e acetato di isobutile), è importante notare che i valori di tali sostanze sono influenzati dal Mix Produttivo.
Ciò che si osserva in particolare nel 2018 è il miglioramento delle classi II e IV rispetto all’anno precedente.
Tuttavia, anche per le sostanze di classe III il trend è positivo in quanto, nonostante il leggero incremento di questo valore, ciò che complessivamente si registra è un decremento dei SOV III a partire dal biennio 2015-16, dovuto alla fornitura di una materia prima più pura. Per tutte le classi i valori si mantengono sempre ampiamente al di sotto dei valori autorizzati dalla legge.
Energia Termica
Nell’industria chimica il calore è un indicatore del livello tecnologico degli impianti produttivi. La riduzione del consumo di calore è indice dello sforzo complessivo di tutta l’azienda verso la realizzazione di “low carbon products”, ovvero prodotti che abbiano alla base materie prime sostenibili frutto di un’elevata attività di ricerca e in grado di garantire risultati con esternalità ambientali positive. Nel 2018 si registra un aumento dell’energia termica utilizzata in azienda; ciò è dovuto a due principali fattori, l’avviamento dell’impianto di cogenerazione e il suo funzionamento in continuo, e la realizzazione durante l’intera annata di un set di prodotti particolarmente energivoro (da un punto di vista termico). Tuttavia, come in seguito illustrato in questo bilancio, occorre tener presente che l’impianto di cogenerazione, oltre al calore, ha permesso di produrre senza alcun impatto ambientale (“carbon free”) circa il 50% di energia elettrica poi utilizzata negli impianti.
Prelievo di acqua
In linea con la sua profonda attenzione all’uso e alla gestione sostenibile delle risorse in agricoltura, Valagro considera l’acqua una bene essenziale e da sempre si impegna per limitarne lo spreco nei processi produttivi. Nonostante il 2018 abbia fatto registrare un lieve incremento (+1%) rispetto all’anno precedente, in tutto il triennio si osserva un trend positivo nel prelievo di acqua. In seguito ad un obiettivo di razionalizzazione delle acque, tra il 2015 e il 2018 si è giunti all’azzeramento degli scarichi, in linea con l’obiettivo n.5 del programma di miglioramento QEHS 2018-2021 (presente all’interno dell’EMAS). Nel parametro G4 EN 22 si riportano i quantitativi di acque di prima pioggia inviate a depurazione e relativo indicatore. Le acque di prima pioggia inviate a depurazione sono in diminuzione poiché la maggior parte vengono reimpiegate in produzione. Nel 2017 e 2018 tutte le acque di prima pioggia sono state riutilizzate.
Grazie all’impianto di cogenerazione, gli impianti produttivi di Valagro SPA utilizzano sia energia elettrica che calore per realizzare molti dei prodotti chiave. L’installazione di due turbine a gas ha permesso di produrre da una parte energia elettrica usata in tutto lo stabilimento e di recuperare il calore dei gas di scarico per usarlo direttamente negli impianti produttivi.
Questo ha permesso di recuperare efficienza energetica e di ridurre le emissioni di GHG di circa 530 ton nel 2018 (4.370) rispetto al 2017 (4.900).
Il progetto di rinnovamento dell’impianto Idrosolubili, nel sito Indiano di Pashamylaram, è stato avviato a maggio 2017 con la fase di dimensionamento, e si è concluso a marzo 2018 con l’avviamento dell’impianto e la prima produzione di NPK (linea Master). I principali interventi del progetto, che ha comportato il ripristino e l’ammodernamento di una linea di produzione esistente, sono:
La linea ha una capacità di 6000 t/anno, e si divide in 3 sezioni principali: miscelazione, confezionamento ed abbattimento polveri.
L’installazione del sistema di abbattimento polveri ha permesso, all’interno del capannone, un migliore ambiente di lavoro libero da micropolveri, con un notevole impatto positivo per gli addetti alla linea e per l’ambiente esterno.
Il progetto per rinnovare l’impianto di estrazione di alghe in Norvegia, nel sito di Kristiansund, è stato avviato nel 2018.
Sono stati installati due scrubber venturi per abbattere gli odori e le polveri derivanti dalle sezioni di estrazione e di essiccamento.
Inizialmente è stato eseguito uno studio di impatto ambientale: la società di consulenza ambientale ha intrapreso le misure di odore in Algea (Kristiansund), ha eseguito il calcolo delle dispersioni ed ha, infine, realizzato una mappa degli odori nella zona circostante.
I calcoli di dispersione mostrano che gli odori, dopo l’installazione degli scrubber, sono inferiori al limite autorizzabile di 2 ou E / m3.
Per quanto riguarda il sito di Bronnoysund, alcuni interventi sono stati realizzati per ridurre l’impatto all’esterno del rumore derivante dai processi di lavorazione. Nel dettaglio sono stati installati dei pannelli mobili fonoassorbenti a riduzione del rumore dell’area dei mulini, dove viene macinata l’alga; inoltre nell’area di primo trattamento dell’alga appena raccolta, dove avviene la rimozione di pietre e conchiglie, è stato spostato un ventilatore dall’esterno all’interno del capannone. Il ventilatore è stato poi opportunamente coibentato per ridurre gli impatti legati ad occupational safety.
Nel 2018 si è portata a termine l’installazione della nuova linea di dosaggio dell’acido acetico con pompa dedicata, che ha migliorato gli aspetti di sicurezza di processo legati alla manipolazione di questa materia prima.
Lo studio, che utilizza la metodologia Life Cycle Assesment, si è concentrato su tutte le fasi del ciclo di vita, a partire dall’uso delle materie prime, passando per i processi produttivi e il confezionamento dei prodotti, per arrivare fino al Gate aziendale. Nei prossimi anni, si prevede di implementare anche lo studio dell’impatto legato all’utilizzo dei prodotti in campo. In questo modo si potrà ottenere un’analisi completa del ciclo di vita dei prodotti che consentirà all’azienda di intraprendere interventi migliorativi in corrispondenza delle diverse fasi analizzate.
Tra gli interventi già realizzati per contenere l’impatto ambientale dei prodotti, si segnala in particolare la scelta di proseguire nella sostituzione degli imballi TRIPLEX con imballi flessibili DUPLEX, che ha portato alla relativa riduzione di costi ed impatto ambientale.
Il nostro Gruppo è costantemente focalizzato sul mantenimento dell’efficacia dell’organizzazione e della sua capacità di andare incontro alle esigenze dei clienti. Con questo spirito, e sulla base degli obiettivi aziendali, Valagro nel 2018 ha deciso di dividere l’area di Global Research and Development in due dipartimenti, Global Research e Global Field Development. In questo modo il dipartimento di Global Research può focalizzarsi ulteriormente su attività di ricerca specifiche che rafforzano la nostra piattaforma tecnologica GeaPower. Inoltre, il contributo di nuove tecnologie e nuove competenze accelererà l'offerta e l'efficacia di nuovi prodotti.
“Imparare ad apprendere” è la strada per l'eccellenza. E l'eccellenza è un valore fondamentale di Valagro nel suo futuro percorso verso un successo sempre più ampio. Valagro si impegna a diventare un'organizzazione fondata sull’apprendimento (learning organization) attraverso una formazione costante e pervasiva. Ecco perché nel 2018 l’azienda ha deciso di investire in persone che forniscono strumenti ai dipendenti per migliorare le loro capacità professionali e manageriali. La Valagro Corporate University è stata lanciata per guidare e supportare la crescita delle persone, consentendo l'apprendimento continuo, multimodale e fondato sulla tecnologia digitale e richiedendo responsabilità personale e impegno al fine di renderlo parte del lavoro. La nuova iniziativa ha coinvolto inizialmente la sede centrale di Atessa e le filiali brasiliana, statunitense e indiana.
L’India è stato il Paese che ha accolto Matteo per il suo breve periodo di permanenza previsto dall’iniziativa Short Assignment; a questo si è affiancata, tra le altre iniziative, la True day experience, ovvero 2 giornate in affiancamento a Andrea Sodi, Area Sales Manager Italia.
Eswar è originario dell’India. Grazie al Graduate Talent Program ha potuto portare il suo valoroso contributo nell’ambito dell’iniziativa Special company projects prendendo parte ad alcuni progetti strategici di Valagro in Norvegia, dove si è recato per un breve periodo, e in India, presso Valagro BioSciences, esperienza quest’ultima che è stata oggetto della sua tesi di laurea. Inoltre Eswar ha trascorso alcuni giorni in Global Research, con il team di Juan Fernando Mejia, Microbial Science Coordinator, nell’ambito dell’iniziativa True day experience.
.. e il loro benessere
Progetti in evidenza: la mensa aziendale
Nel panorama delle iniziative attuate nel corso del 2018, si segnala in particolar modo il progetto per la realizzazione della nuova mensa aziendale orientato a realizzare il duplice obiettivo di migliorare il benessere dei collaboratori – con un maggiore investimento nella qualità dei cibi, ottenuti a km 0 – e al contempo di ridurre l’impatto legato all’assunzione dei pasti, grazie alla progressiva eliminazione di stoviglie monouso e di bottiglie di acqua in plastica.
Principali risultati
Principali risultati